Quando si pratica la Pausa Quantica vi è la naturale tendenza a cercare l’esperienza della Luce, o a vedere nuove dimensioni, parlare con degli Esseri o anche con Dio, oppure avere un’esperienza “wow!” che confermi di essere veramente sulla via giusta. La pratica della Pausa Quantica porterà nuove esperienze e consapevolezza, ma abbandonate ogni aspettativa.
Ripeto, gli esseri umani amano gli stimoli visivi. Amano vedere le dimensioni superiori secondo il “vedere per credere”. Ma tutto ciò che si trova nello spazio-tempo quantico non si conforma con il Sistema Mente Umana. Il quantico è l’origine; è il metafisico che precede i dati visivi, acustici e sensoriali. Precede le emozioni e i pensieri. Esiste prima di questi stimoli e, in un certo qual modo, si cela in essi. L’esperienza “wow!” può manifestarsi in una forma che il vostro Sistema Mente Umana non è in grado di interpretare o di tradurre in immagini, parole, sentimenti e pensieri. Quindi, fate del vostro meglio per eliminare le aspettative di natura esperienziale e seguite semplicemente il vostro respiro.
–– Intervista a James del Project Camelot, nov. 2008 D/R. 6 –– https://www.wingmakers.com/content/resources/ –– James Mahu Visual Art © 1998-2019 WingMakers LLC
esattamente..
Nella Pausa Quantica, come nella meditazione, i cambiamenti – ove ci sono – sono talmente impercettibili che è praticamente impossibile coglierne i segni. Solo dopo un ragionevole lasso di tempo, in cui si pratica con costanza e perseveranza, di fronte ad un evento, anche banale, della nostra vita, si prende coscienza che la nostra reazione, in pensieri o azioni, non è quella che ci saremmo attesi facendo un confronto con la nostra condizione prima di iniziare la pratica.