La coscienza della Terra è sempre stata una piattaforma per l’individualità all’interno di un’eco-sfera di spaziotempo basata sul libero arbitrio, sulla dualità e sulla nascita della vita che sta esplorando un universo di sua creazione. La coscienza planetaria sta estendendosi verso l’universo. Non si tratta dell’umanità o di una qualsiasi altra coscienza affiliata.
È il pianeta stesso ad essere la nostra piattaforma esplorativa e viaggia attraverso lo spaziotempo come un aggregato di forme di vita. Questa coscienza, che è tutti noi, è ciò che abbiamo sempre chiamato Dio; e abbiamo antropomorfizzato questa coscienza planetaria per adattarla alla nostra concezione di Dio: deve essere come un padre o una madre umana; deve preoccuparsi di noi tanto da inviare messaggeri e messia; deve essere onnipotente e i più saggi di noi sanno come appellarsi ad essa.
E così abbiamo creato Dio, quando invece siamo parte della coscienza che è il pianeta stesso, e questa coscienza planetaria è parte di una coscienza di natura galattica. Quest’ultima è parte di una coscienza di natura universale, che è parte di una coscienza di natura multidimensionale. E questo è parte di una coscienza inconoscibile alla comprensione di una coscienza umana, ma che tuttavia continua a procedere sempre.
–– Un Graduale Svelamento, James Mahu –– Testo originale: https://moci.life/essays/